Giorno 4: La dura legge del Qi: come una bella giornata deve per forza riequilibrarsi con una dose di sfiga

Tiantai Shan
Lasciamo la povera Preziosetta in albergo e ce ne andiamo a visitare a piedi  il monastero di Guoqing. 

La passeggiata è davvero bella. 
Sulla strada una pagoda dall'aria davvero antica.
Incontriamo persino mucche cinesi con consorte.
Il monastero ci sorprenderà per la sua bellezza. 
Abbiamo anche la fortuna di imbatterci nella mensa dei monaci 
e nei pressi della cucina.
Per tutta la giornata non incontreremo alcun altro LaoWai. Gedeone torna ad essere la star indiscussa. Quello da fotografare (complici i ricci che si ergono di nuovo cespugliosi sulla sua testa... Tanto che mi ritrovo a dover rispondere sempre alle solite domande : "sì sono veri, sì sono i suoi").
Dopo la visita al monastero andiamo a recuperare Preziosetta che si è un pò ripresa e ci apprestiamo a scalare la montagna.

Ci aspettano le cascate Shi Liang, Raggio di Pietra. Dovremo camminare un pò con Preziosetta mal ridotta al seguito e un caldo un pò fastidioso ma la passeggiata vale la fatica.
Tornati alla macchina decidiamo poi di raggiungere la vetta per visitare un altro monastero che conserva la mummia di Zhiyi, il fondatore della setta buddista del Tiantai.
Dopo quasi un'ora di macchina capiamo di aver sbagliato strada. Il paesaggio che abbiamo intorno non ci permette di arrabbiarci neanche un secondo: foreste di bambù che convivono con pini. 
Qua e là macchie rosa e viola: azalee e glicine selvatici. Uno spettacolo. 
Non c'è una casa per chilometri. Finalmente!
Non ci arrendiamo e ritroviamo il sito: ecco il monastero,
ma scopriremo che non è il solo. Si tratta di un complesso di monasteri sparsi per la montagna e ormai è tardi e le indicazioni sono solo in cinese. Visitiamo il primo ma della nostra mummietta nemmeno l'ombra. Proviamo a chiedere la strada per un altro monastero (siamo senza guide e con i telefonini scarichi perciò senza la possibilità di decifrare il cinese e ricordarci il nome del tempio giusto); un monaco ci indica un sentiero. 
Intanto si fa sera. 
Non troveremo mai la mummia ma in compenso troviamo campi di tè al tramonto con donnine ancora al lavoro.
Pensavamo esistessero solo nelle cartoline.
Grande epilogo della giornata: 8 km prima di tornare in albergo in curva, in discesa... Tackente tackente... si buca la ruota dietro.
Niente panico Bussola in quattro e quattr'otto la ripara (rinverdendo i ricordi di quando appena maggiorenne BaiLuJi lo guardava estasiata armeggiare con le ruote e rimaneva per sempre intrappolata nella sua rete di maschio vero)

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