Oggi splende a Wuxi uno di quei luminosi soli, affacciati su un cielo di un intenso azzurro, che ti fanno scordare di essere parte dei quasi sette milioni di abitanti di questa città.
Il programma di oggi è: sveglia, rifocillazione animali (al momento 6 gatti: cinque minuscoli pelosetti cuccioli dati alla luce da Zoe, prolifera, dolce e sfacciata regina di casa), colazione , un pò di giardinaggio (ieri abbiamo comprato un pò di terra in cui pianteremo prezzemolo e basilico!) e partenza per Shanghai.
Preziosetta (figlia maggiore), nel pieno della danza degli ormoni adolescenziali, ci ha chiesto di poter frequentare un corso di recitazione che si terrà per dieci domeniche consecutive (Pasqua compresa) a Shanghai. Visto che la cosa ci ha colti di sorpresa e alquanto stupiti data la sua proverbiale timidezza ("è brava ma intervenisse un pò di più", "dovreste darle più occasioni per confrontarsi con il mondo", "è l'alunna ideale","non voglio uscire, voglio finire di leggere il mio libro"), abbiamo pagato subito i sonanti soldoni richiesti e ci siamo impegnati a veder annientate dieci riposanti, fantastiche, sicuramente assolate domeniche.
Gedeone, il piccolo di casa (otto anni), ha dormito da un amico perché oggi invece che sorbirsi quattro ore di automobile (Wuxi-Shanghai A/R) se ne andrà felice ad uno zoo safari.
E qui finalmente il punto della giornata.
Zoo Safari: gli antefatti.
Telefonata intercorsa tra me e Karen, amica australiana che si è sposata un italiano DOC e ha imparato davvero molto bene l'italiano (leggi sotto trascrizione originale del dialogo).
L:"allora domani andate allo zoo! Bisogna comprare il pranzo al sacco? Fate un pic-nic?"
K: "ora vado a comprare i gallini"
L:"vuoi rimetterti le galline in giardino ? Allora vuoi indietro la "casa dei gallini"?
K:"no li mettiamo nelle scatole. Li vado a comprare al mercato perchè là te le fanno pagare 100rmb l'una. Sono pazzi"
L:?
K:"al mercato ne prendo un bel pò con quel prezzo"
L:?
K:"poi li dobbiamo nascondere in macchina se no se ci vedono le guardie dello zoo , ahahahah"
L:?
Il programma di oggi è: sveglia, rifocillazione animali (al momento 6 gatti: cinque minuscoli pelosetti cuccioli dati alla luce da Zoe, prolifera, dolce e sfacciata regina di casa), colazione , un pò di giardinaggio (ieri abbiamo comprato un pò di terra in cui pianteremo prezzemolo e basilico!) e partenza per Shanghai.
Preziosetta (figlia maggiore), nel pieno della danza degli ormoni adolescenziali, ci ha chiesto di poter frequentare un corso di recitazione che si terrà per dieci domeniche consecutive (Pasqua compresa) a Shanghai. Visto che la cosa ci ha colti di sorpresa e alquanto stupiti data la sua proverbiale timidezza ("è brava ma intervenisse un pò di più", "dovreste darle più occasioni per confrontarsi con il mondo", "è l'alunna ideale","non voglio uscire, voglio finire di leggere il mio libro"), abbiamo pagato subito i sonanti soldoni richiesti e ci siamo impegnati a veder annientate dieci riposanti, fantastiche, sicuramente assolate domeniche.
Gedeone, il piccolo di casa (otto anni), ha dormito da un amico perché oggi invece che sorbirsi quattro ore di automobile (Wuxi-Shanghai A/R) se ne andrà felice ad uno zoo safari.
E qui finalmente il punto della giornata.
Zoo Safari: gli antefatti.
Telefonata intercorsa tra me e Karen, amica australiana che si è sposata un italiano DOC e ha imparato davvero molto bene l'italiano (leggi sotto trascrizione originale del dialogo).
L:"allora domani andate allo zoo! Bisogna comprare il pranzo al sacco? Fate un pic-nic?"
K: "ora vado a comprare i gallini"
L:"vuoi rimetterti le galline in giardino ? Allora vuoi indietro la "casa dei gallini"?
K:"no li mettiamo nelle scatole. Li vado a comprare al mercato perchè là te le fanno pagare 100rmb l'una. Sono pazzi"
L:?
K:"al mercato ne prendo un bel pò con quel prezzo"
L:?
K:"poi li dobbiamo nascondere in macchina se no se ci vedono le guardie dello zoo , ahahahah"
L:?
K:"io però non li tiro. È Andrea che li tira in bocca ai leoni"
L:!
Lotte intrinseche:
Sono certa che la cosa sia altamente diseducativa.
In macchina, senza genitori, ad affrontare per la prima volta cosciente ( è venuto già con noi ad un safari park ma non aveva neanche due anni e non credo conti) un percorso tra gli animali in CINA. Dove le norme a favore della protezione animali stanno alla nostra concezione europea come un bambino soldato sta ad un figlio unico in Italia.
Già con il papà immaginiamo uno scenario fatto di finestrini abbassati che fanno intravedere galline razzolanti e succulente accostate alla testina invitante di nostro figlio,
Tutte prede facili per qualche felino affamato.
Poi l'anticipazione mentale del gesto. Scagliare una povera gallina viva tra le fauci di un leone.
Ma le scene più cruente di Jurassic Park non sono per me state proprio quelle in cui si immolavano rispettivamente una capretta e una mucca indifese? Ebbene sì.
Sei una madre di merda. Chiama, vallo a prendere, non mandarlo letteralmente in pasto ai leoni.
Poi con quei genitori che lo accompagnano. Così alla francona. Sicuramente ce lo porteranno indietro con qualcosa di meno.
Che crudeltà. Che spettacolo aberrante. Ma che cazzo. Ma come si fa? Come puoi fare una cosa del genere? Ma chi crediamo di essere noi uomini? Padroni di catturare gli animali, creargli spazi a noi consoni e poi giocare alla natura.
Creare un National Geographic su misura possibilmente con spargimento di sangue e piume, con bocche da cui spuntano denti infiammati di rosso terrore. Facciamo schifo e tu sei una madre di merda.
Ma dai, quante storie. La natura fa questo no? Il più forte mangia il più debole. E intanto quelle galline avrebbero dovuto comunque morire, no? Se Karen le è andate a comprare al mercato non è che là avrebbero fatto una vita migliore. Anzi una morte.
Scegli: morire su un bancone del mercato dopo aver vissuto chiusa in una gabbia tutto il tempo. Col collo tirato, spennata sul fuoco, cotta, tagliuzzata, surgelata, ingerita, cagata dagli uomini.
O avere una gran morte. Essere un Russel Crowe del secondo millennio. Avere un pubblico, un'arena fatta di prati che magari non hai mai visto. E magari a quel leone glielo farai patireun bel po' il pranzetto.
E mandalo allo zoo, quante musse. E poi dai è solo dare un aiutino alla Natura. È non uccidere lo spirito del felino. È dare un brivido di vita a quella gallina prima della morte.
E poi Gio ha visto proprio due settimane Zoe uccidere il piccione ebete dei vicini di casa.
Che vuoi che sia? Fosse stato un contadino avrebbe avuto contatto con la morte tutti i giorni. Ora si è perso il legame che ci unisce al ciclo della vita e della morte. Ora capirà meglio che quando va al Kfc sta facendo come il leone, anche se non se ne accorge.
Magari regalargli la visione di una morte è un insegnamento al valore della vita. Al prezzo di essere noi le vere uniche bestie.
Speriamo solo che non si rida. Che la cosa prenda basta una piega sacrificale.
Ma che cazzo dici? L'aria sacrificale dà quel tocco di religiosità e cio' basta a giustificare questa oscenita' secondo te?
Non so che dire, piantala. Che tanto ora è già là e quel che sarà sarà.
Dopo la pubblicazione ho visto che e' comparso qualche tempo fa un articolo su questo argomento sul Corriere della Sera:
http://www.corriere.it/animali/10_febbraio_05/zoo-harbin-live-feeding-animali-vivi-pasto-tigri_783db80e-1268-11df-b50d-00144f02aabe.shtml
Lotte intrinseche:
Sono certa che la cosa sia altamente diseducativa.
In macchina, senza genitori, ad affrontare per la prima volta cosciente ( è venuto già con noi ad un safari park ma non aveva neanche due anni e non credo conti) un percorso tra gli animali in CINA. Dove le norme a favore della protezione animali stanno alla nostra concezione europea come un bambino soldato sta ad un figlio unico in Italia.
Già con il papà immaginiamo uno scenario fatto di finestrini abbassati che fanno intravedere galline razzolanti e succulente accostate alla testina invitante di nostro figlio,
Tutte prede facili per qualche felino affamato.
Poi l'anticipazione mentale del gesto. Scagliare una povera gallina viva tra le fauci di un leone.
Ma le scene più cruente di Jurassic Park non sono per me state proprio quelle in cui si immolavano rispettivamente una capretta e una mucca indifese? Ebbene sì.
Sei una madre di merda. Chiama, vallo a prendere, non mandarlo letteralmente in pasto ai leoni.
Poi con quei genitori che lo accompagnano. Così alla francona. Sicuramente ce lo porteranno indietro con qualcosa di meno.
Che crudeltà. Che spettacolo aberrante. Ma che cazzo. Ma come si fa? Come puoi fare una cosa del genere? Ma chi crediamo di essere noi uomini? Padroni di catturare gli animali, creargli spazi a noi consoni e poi giocare alla natura.
Creare un National Geographic su misura possibilmente con spargimento di sangue e piume, con bocche da cui spuntano denti infiammati di rosso terrore. Facciamo schifo e tu sei una madre di merda.
Ma dai, quante storie. La natura fa questo no? Il più forte mangia il più debole. E intanto quelle galline avrebbero dovuto comunque morire, no? Se Karen le è andate a comprare al mercato non è che là avrebbero fatto una vita migliore. Anzi una morte.
Scegli: morire su un bancone del mercato dopo aver vissuto chiusa in una gabbia tutto il tempo. Col collo tirato, spennata sul fuoco, cotta, tagliuzzata, surgelata, ingerita, cagata dagli uomini.
O avere una gran morte. Essere un Russel Crowe del secondo millennio. Avere un pubblico, un'arena fatta di prati che magari non hai mai visto. E magari a quel leone glielo farai patireun bel po' il pranzetto.
E mandalo allo zoo, quante musse. E poi dai è solo dare un aiutino alla Natura. È non uccidere lo spirito del felino. È dare un brivido di vita a quella gallina prima della morte.
E poi Gio ha visto proprio due settimane Zoe uccidere il piccione ebete dei vicini di casa.
Che vuoi che sia? Fosse stato un contadino avrebbe avuto contatto con la morte tutti i giorni. Ora si è perso il legame che ci unisce al ciclo della vita e della morte. Ora capirà meglio che quando va al Kfc sta facendo come il leone, anche se non se ne accorge.
Magari regalargli la visione di una morte è un insegnamento al valore della vita. Al prezzo di essere noi le vere uniche bestie.
Speriamo solo che non si rida. Che la cosa prenda basta una piega sacrificale.
Ma che cazzo dici? L'aria sacrificale dà quel tocco di religiosità e cio' basta a giustificare questa oscenita' secondo te?
Non so che dire, piantala. Che tanto ora è già là e quel che sarà sarà.
Dopo la pubblicazione ho visto che e' comparso qualche tempo fa un articolo su questo argomento sul Corriere della Sera:
http://www.corriere.it/animali/10_febbraio_05/zoo-harbin-live-feeding-animali-vivi-pasto-tigri_783db80e-1268-11df-b50d-00144f02aabe.shtml
E' da quando me lo hai raccontato che ogni tanto ci penso..e inorridisco! non riesco davvero a capire questa totale e gratuita crudeltà. Non ci si può nemmeno nascondere dietro alla legge della natura, perchè tigri e leoni inseguono gazzelle, zebre, bisonti, nn sbranano pennuti che nemmeno sanno volare....una ragione non c'è. Se non quella, che mi par sempre più vera, che spesso e volentieri la bestia è l'uomo, ma bestia nel vero senso della parola, con gli istinti più biechi e l'"intelligenza" usata sempre più spesso per la cosa sbagliata.
RispondiEliminaforse , però la crudeltà è l'altra faccia della medaglia, noi educhiamo i bambini che il leone fa GNAM...ma mangia che? la carne....certo, comunque vedere che mangia i "gallini" fa impressione ma ti fa capire che è così.si l'uomo è un animale..è così!non si sfugge chedo che dopo questa esperienza il ragazzo avrà più rispetto sia per il leone che per la gallina
RispondiEliminaSperiamo tata!
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