Nomi

Leggendo blog qua e là ho capito che per essere una vera blogger di grido non posso risparmiarmi dall'affibbiare nomi assurdi ai miei famigliari.
Dunque eccomi qui pronta all'ingrato compito.
 Per i figli non ho dovuto sforzarmi molto. Mi sono venuti incontro i nostri cari zii di Cerea. 
Lo zio appena ha visto la nostra prima creatura l'ha denominata "Preziosetta". E mai epiteto da allora fu più azzeccato. La zia invece ha necessitato di sette anni per imparare il vero nome del secondo. Per lei lui era Gedeone, e qualche volta lo è ancora. E Gedeone sia.
Questione marito. Sto pensando ai suoi difetti di fabbrica e me ne viene in mente uno che è la mia passione: la capacità di non trovare nulla.
In ufficio? Maniacale, precisissimo. 
Probabilmente esaurisce lì tutta la sua caparbietà perché una volta a casa o per la strada, beh, il Nulla di Fantasia si impossessa della sua mappatura cerebrale. Come per molti uomini anche per il mio amato marito gli avverbi "sopra", "sotto", ma soprattutto "DIETRO" assumono significati impossibili da applicare al quotidiano, coordinate astrofisiche date in mano ad un bambino del nido.
I cassetti sono cavità inesplorate.
I ripiani che prevedono un leggero abbassamento del dorso meritano di essere demoliti. 
Usciti di casa le cose non migliorano affatto.
Durante il tempo in cui il caro marito ha ritrovato il posto macchina all'interno del parcheggio sotterraneo del nostro compound (dopo almeno tre settimane che ci bazzicava regolarmente) sono passata da un taglio a caschetto al rischiare di inciampare nei miei stessi capelli.  
Senza tenere conto che tutti noi presenti, amica compresa, abbiamo dovuto mostrare sul volto i segni dell'impassibilità per risparmiarci scenate postume da orgoglio maschio ferito.
Chiedere informazioni per strada rasenta per lui l'impotenza.
Passare per allungatoie, la prassi.
Lo chiameremo dunque per meriti ad honorem acquisiti nel corso degli anni:  "Bussola".
C'è da dire in suo favore che ora, munito di patente cinese, scorrazza da una città all'altra tutti i giorni per più di due ore... Se no poi si arrabbia troppo stasera.
Veniamo a me. 
Come avete potuto vedere dal titolo del blog mi sono automunita di caratteri cinesi che fanno sempre un po' figo. 
Volevo un nome cinese. Tutti i cinesi si danno nomi "inglesi" di un creativo che la nostra famosa creatività italiana ci fa un baffo.Perché non automunirmi dunque di nome cinese creato ad hoc?
Qui da quanto ho capito usa chiamarsi per cognome. Il cognome va per primo. Il problema è che i cinesi sono circa un miliardo mentre i cognomi sono poco più di cento. Fuuuuuurbi. Il risultato è che più o meno in ogni scuola c'è un 王老师Wang Laoshi: Maestro  Re. In ogni ospedale un 马医生Ma yisheng: Dottor Cavallo.
Il mio cognome, per assonanza con quello della famiglia, è diventato 白Bai. Che vuol dire Bianco e quindi ha a che fare anche con il mio cognome vero. 
Fin qui mi son sentita davvero portata per l'assegnazione dei nomi cinesi agli stranieri. Ho pensato che avrei potuto mettere su un sito e vendere nomi cinesi via internet tanto sono brava.
Passiamo al nome.
Volevo qualcosa che assomigliasse a Luci. Ok. Cerca.
琭 lù = giada. Che bello! Andato! Sono la migliore.
Ok ora cerco Qi o  Ji  qualcosa di simile a Luci.
凄qī lamentosa o frigida, non è che mi piaccia poi molto.
 "Frigida Giada al suo servizio".  Non suona molto rassicurante. Andiamo avanti.
妓jì prostituta. Però. "Salve io sono Prostituta di Giada. La mamma di Preziosetta e Gedeone, moglie del Sig Bai Bussola. Cosa desidera? 
Ma no guardi forse ha sbagliato numero".
Alla fine ho optato per un più sobrio:
璐吉  lù  jí  Beautiful jade lucky
Letto tutto insieme: 白璐吉
Cioè Meravigliosa fortunata giada bianca. Un inno alla modestia.

Commenti

  1. Ho riso molto a questo post!!! Complimenti! Dovrò cominciare anche io a pensare ad un nome cinese... mumble comincio già oggi... poi ti so dire!!!

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