Ho letto che la mascotte del nostro viaggio, la dea GuanYing cioè, è una dea che ha origini indiane, come del resto quasi tutti gli dei cinesi.
Questa è però assai particolare perché tra India e Cina penso sia passata da Casablanca.
Voglio dire che in India era un lui, ma è arrivata qui in Zhong Guo con i gioielli attorno al collo anziché in mezzo alle gambe.
I cinesi avevano bisogno di una figura femminile alla quale affidare quelle speciali preghiere di protezione che si possono chiedere solo alle proprie mamme (buona festa della mamma intanto!).
Ed è stato un successone.
Questa dea sembra sia la preferita in Cina. La loro Maria. Solo con origini un pò più moderne. Non più originali però (la nostra è l'unica penso, in tutta la storia delle religioni, che sia diventata madre senza nemmeno incrinarsi l'imene).
Come al solito pero', poco dopo, le differenze mi sembra che si assottiglino e tutto si sovrappone diventandomi famigliare.
Maria e GuanYing si confondono tra i fiori e l'incenso dei fedeli.
Le parole, anche se in mille lingue diverse e pronunciate a migliaia di distanza, potranno poi veicolare significati così distanti?
Ovunque non ci si china forse al cospetto di una speranza?
Del sogno di non essere soli e solo carne assemblata per bene?
Mi sembra così stolto litigare ancora sulla natura, e spesso solo sulle sfumature, delle religioni quando dovremmo capire che il bisogno di dei alla fine è qualcosa che genera somiglianze: da millenni l'umanità, volente o nolente, è accomunata dall'unico semplice sogno di avere un senso.
Un puerile e ancestrale bisogno di rassicurazione che nessuna scienza riuscirà ad annientare tanto facilmente.
Comunque se ad un prossimo referendum ci dovessero chiedere di scegliere tra Maria e GuanYing mi sa che a cineise a lè ciù muderna con quella questiun du cambio di identitè.
Ma l'altra a Giuseppe gliel'ha cuntà proprio ben.
Questa è però assai particolare perché tra India e Cina penso sia passata da Casablanca.
Voglio dire che in India era un lui, ma è arrivata qui in Zhong Guo con i gioielli attorno al collo anziché in mezzo alle gambe.
I cinesi avevano bisogno di una figura femminile alla quale affidare quelle speciali preghiere di protezione che si possono chiedere solo alle proprie mamme (buona festa della mamma intanto!).
Ed è stato un successone.
Questa dea sembra sia la preferita in Cina. La loro Maria. Solo con origini un pò più moderne. Non più originali però (la nostra è l'unica penso, in tutta la storia delle religioni, che sia diventata madre senza nemmeno incrinarsi l'imene).
Come al solito pero', poco dopo, le differenze mi sembra che si assottiglino e tutto si sovrappone diventandomi famigliare.
Maria e GuanYing si confondono tra i fiori e l'incenso dei fedeli.
Maria a Tutzing in Baviera |
GuanYing a PutuoShan |
Ovunque non ci si china forse al cospetto di una speranza?
Del sogno di non essere soli e solo carne assemblata per bene?
Mi sembra così stolto litigare ancora sulla natura, e spesso solo sulle sfumature, delle religioni quando dovremmo capire che il bisogno di dei alla fine è qualcosa che genera somiglianze: da millenni l'umanità, volente o nolente, è accomunata dall'unico semplice sogno di avere un senso.
Un puerile e ancestrale bisogno di rassicurazione che nessuna scienza riuscirà ad annientare tanto facilmente.
Maria nella grotta di Lourdes |
GuanYing nella grotta di YanDanShan |
Ma l'altra a Giuseppe gliel'ha cuntà proprio ben.
Hahahaha! Mi hai fatto morir dalle risate stamattina! Sei simpaticissima!
RispondiEliminaGrazie!!! Detto da te mamma, insegnante e giornalista e' un supercomplimentone!
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