La neve in montagna è un rifinimento di bellezza, una cornice che risalta un'opera che non ha bisogno di nulla; la neve in città è sfrontata. Irriverente nell'insinuarsi dei suoi fiocchi tra le luci delle macchine, tra i corrimano delle strade, sui cornicioni e sui balconi dei palazzoni.
Sono piume appena nate che volteggiano sotto la luce dei lampioni.
Un pennello rende uniformi i tetti, i sentieri secondari, il bordo delle strade e i cofani delle auto.
Si posa sul naso di chi guarda in su, sui bidoni della spazzatura, sui sellini delle biciclette, sui capelli e i cappelli degli anziani che si guardano attenti le scarpe per non scivolare.
I rami mostrano orgogliosi il peso inconsueto del loro bianco.
Alla finestra nel buio della casa calda, la neve continua fuori ad illuminare; anche quando la luna non c'è e le insegne della città si spengono.
Continua dolce e turbinosa a creare attesa e silenzio, a coprire la nostra sporcizia.
A darci ancora una possibilità per ricominciare da capo, domani.
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